Il Tribunale di Cagliari, con la recente sentenza del giugno 2021, ha accolto il ricorso di un lavoratore assistito dallo studio Benevole che, con diversi contratti Co.Co.Co. e contratti a termine, era stato impiegato, all’esito di una pubblica selezione, presso una società in house providing con capitale a totale partecipazione pubblica. Alla scadenza del termine di durata dell’ultimo contratto, il dipendente aveva cessato l’attività lavorativa. Agiva pertanto in giudizio per chiedere l’accertamento della subordinazione e la conversione a tempo indeterminato, sin dall’origine, dei contratti; nonchè la riammissione a lavoro e il risarcimento dei danni subiti. Il Tribunale, all’esito dell’istruttoria consistita in numerose udienze di prova testimoniale, ha ritenuto provata, sin dal principio la subordinazione e ha dichiarato sussistente tra le parti un rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato, con conseguente condanna della datrice di lavoro alla riammissione in servizio del lavoratore. Interessante la pronuncia per quanto concerne la natura della società datrice di lavoro (a capitale pubblico) e l’applicabilità al caso di specie del d.l. n. 112 del 25.6.2008. Altro profilo molto importante ha riguardato il regime delle decadenze dall’impugnativa previste dall’art. 32, coma terzo, lett. b) della legge n. 183 del 2010. Il giudice del lavoro ha altresì condannato la datrice di lavoro al risarcimento dei danni e al pagamento di quanto maturato dal lavoratore per le progressioni di carriera, maggiorati di interessi e rivalutazione.